ANDI ricorre al Tar

ANDI ricorre al Tar contro l’Accordo Stato-Regioni sulle Autorizzazioni sanitarie

Dopo l’annuncio ANDI passa all’azione e dà mandato ai propri legali di ricorrere al Tar contro l’accordo Stato Regioni proposto dal Ministero della Salute in tema di Autorizzazioni sanitarie per gli studi odontoiatrici.

Nella riunione di venerdì 15 luglio l’Esecutivo Nazionale ha preso all’unanimità la decisione di ricorrere al Tar contro il provvedimento”, dice il Presidente ANDI Gianfranco Prada.

“Per ora poniamo istanza di ricorso, se qualche Regione attuerà quanto previsto dall’Accordo chiederemo anche istanza di sospensiva”, spiega il Presidente Prada.

Ricordiamo che il 9 Giugno 2016 la Conferenza Stato Regioni aveva approvato l’Accordo con le nuove norme in tema di autorizzazioni sanitarie per gli studi odontoiatrici.

Un testo che aveva fin dalla sua prima stesura visto ANDI fortemente critica. ANDI che era riuscita in un primo tempo a convincere le Regioni a rimandare il testo al Ministero della Salute, indicando anche alcuni interventi da apporre, interventi che non sono stati accolti e non rispondono alle richieste ANDI, stando al testo approvato.

Tra i punti critici rilevati da ANDI i nuovi requisiti strutturali previsti, che metterebbero a rischio l’esercizio della professione per realtà da tempo operative obbligando ad adeguamenti, come alcune procedure necessarie che risulterebbero inapplicabili, così come la scelta di classificare le strutture sulla base del numero di riuniti e del personale operante e non sulle terapie odontoiatriche praticate o sulla personalità giuridica di chi richiede l’autorizzazione. Addirittura il direttore sanitario non risulta obbligatorio per le strutture che hanno fino a cinque riuniti.

Pubblicato il 20 luglio 2016